Punti salienti riforma degli Enti locali

 Il Decreto-Legge 24 giugno 2016, n. 113, recante misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio, con modifiche della Camera, è stato convertito in legge con l’approvazione in via definitiva al Senato in data 2 agosto 2016.  Il testo recepisce le indicazioni accolte in sede di Conferenza Stato-Regioni dell’11 febbraio 2016, sugli obiettivi di finanza pubblica delle regioni e delle province autonome. 

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 In sintesi, i punti salienti del D.L. Enti Locali n 113 del 24 giugno 2016, coordinato con legge di conversione 7 agosto 2016 n. 160:

  • Sono ridotte le sanzioni per le città metropolitane, le province e i comuni, nonché per Sicilia e Sardegna, che nell’anno 2015 non hanno rispettato il patto di stabilità interno. Tali sanzioni sono del tutto escluse per quei comuni che, nonostante il mancato rispetto del Patto 2015, risultano estinti per fusione nel 2016.
  •  Ai fini della corrette attuazione della legge di riordino territoriale n. 56 del 7 aprile 2014 (Legge Delrio) per consentire lo svolgimento delle funzioni fondamentali, è ridimensionato il contributo alla finanza pubblica di province e città metropolitane per l’anno 2016.
  •  In particolare, l’importo di 650 milioni di euro chiesto alle province in legge di stabilità per il 2016 è stato compensato da 245 milioni di euro destinati alle spese di manutenzione dei 130 mila chilometri di strade provinciali e dei 5100 istituti scolastici, da ulteriori 70 milioni di euro con cui si farà fronte al sostegno degli studenti con disabilità, da 39 milioni di euro per il fondo di riequilibrio dei bilanci provinciali e da 20 milioni di euro per il personale in esubero che, nell’anno in corso, continua ad essere pagato dalle province.
  •  In sede di conversione del decreto Enti locali, è stato introdotto un nuovo contributo per le spese fondamentali, destinato ad un riequilibrio finanziario, pari a 48 milioni, ed è stato riportato alla provincia il contributo pari a 100 milioni, originariamente attribuito all’Anas, per la manutenzione straordinaria della rete viaria.
  •  Quanto alle capacità assunzionali, per i comuni tra i 1000 e i 10.000 abitanti, il turn-over è stato triplicato, passando dal 25% al 75%. La norma si riferisce al caso specifico dei comuni che nel 2015 avevano un rapporto fra dipendenti e popolazione inferiore a quello medio previsto per gli enti in dissesto.
  •  Infine, in attesa dell’imminente regolazione organica della materia, è stabilita una proroga automatica fino al 2020 delle concessioni demaniali marittime e lacustri per l’esercizio delle attività turistico-ricreative che mette in salvaguardia la continuità delle attuali concessioni. 

 

Testo Decreto-Legge 24 giugno 2016 n 113 coordinato con la legge di conversione 7 agosto 2016, n 160 - Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio

(vai al link sul sito G.U. n 194 del 20 agosto 2016